Cos’è il travel blog Travlinmad
Lori e Angelo Sorrentino Travel Writer & Photographer www.travlinmad.com viaggiano il mondo per raccontare, sul loro blog, viaggi ed esperienze all’insegna di una cultura (non solo) enogastronomica “Eat Local Travel Slow”, ovvero genuina, autentica, “slow” perché attenta e ricca di identità, e fuori dai circuiti convenzionali.
Lo scorso settembre Lori ed Angelo hanno fatto nuovamente tappa in Emilia-Romagna e insieme abbiamo esplorato Modena e dintorni nella sua espressione “Eat Local” attraverso una serie di esperienze sul cibo e sul vino.
Valorizzare un territorio vuol dire fare rete, e questo avviene se si condividono gli stessi valori e se ci si trova in sinergia. Questione di feeling! Feeling che abbiamo trovato da subito con Travlinmad perché anche i nostri Artisanal Food Tours puntano sul concetto di local e artigianalità, percorsi sulla cultura enogastronomica dell’Emilia in cui i nostri ospiti devono sentirsi in un certo senso come a casa, in famiglia. Mai come oggi, l’ospitalità deve essere all’altezza delle aspettative di foodies e food-trotter che sempre più numerosi atterrano a Bologna, o visitano Modena e Parma, e l’Emilia-Romagna, culla della gastronomia e della cucina – “Italy’s Greatest Gastronomic Treasure” come definito su Forbes dal critico David Rosengarten nel 2013 (https://www.forbes.com/sites/drosengarten/2013/11/28/italys-greatest-gastronomic-treasure-emilia-romagna-the-secrets-behind-the-secret/)
Così, indossate le vesti di Ciceroni gastronomici abbiamo condiviso con Travlinmad alcune delle esperienze culinarie e dei tour gastronomici che proponiamo ai nostri ospiti stranieri.
Anzitutto, devo dire che mi sono divertita in prima persona – e posso affermare di aver trovato due nuovi amici oltreoceano. Coppia nella vita e nel lavoro, Lori e Angelo ti mettono a tuo agio e hanno lo sguardo attento e curioso che ti aspetti da chi fa il loro mestiere. Di Lori mi hanno colpito il garbo e la dolcezza; di Angelo l’umorismo che arriva sempre al momento giusto.
Cosa mangiare a Modena
Dopo questa doverosa introduzione, passiamo a “cosa mangiare e cosa bere a Modena”. Per i gastronauti di tutto il mondo, Modena fa rima anzitutto con Chef Massimo Bottura e Osteria Francescana www.osteriafrancescana.it che per ben due anni ha vinto il trofeo mondiale “The World’s 50 Best Restaurants”. Modena è la città del rimpianto Maestro Luciano Pavarotti, ed è la città dove Rosso vuol dire Rosso Ferrari.
Con Lori e Angelo abbiamo passeggiato per il centro storico della città, che è ancora molto vissuto dai modenesi; tra biciclette e autobus giallo-blu, puoi trovare le signore eleganti della Modena bene, i commercianti affaccendati e le immancabili “redzore” (espressione dialettale per indicare le casalinghe; coloro che reggono il menage familiare, fanno la spesa, cucinano) che fanno la spesa allo Storico Mercato Albinelli. Proprio all’Albinelli, dopo un doveroso Cappuccino & Gnocco Fritto per colazione, abbiamo assaggiato due prodotti fortemente radicati nella gastronomia modenese, Parmigiano Reggiano (che all’estero spesso non sanno ma si produce DOP in tutta la provincia di Modena) e Aceto Balsamico Tradizionale DOP, l’Oro Nero di Modena.
Alle 12 è scattata l’ora del Panino al Cotechino, l’orgoglio di Bar Schiavoni, dove non bisogna avere fretta come avvisa in bella vista il cartello “NO ANSIA”. Pazientare e gustarsi l’attesa, li vale tutti questo Panino con Cotechino, salsa verde e Aceto Balsamico, un trittico di sapori decisi e golosi, perfetto per le vie del centro…
Se parliamo di Modena, o della rivale Bologna, non si può non parlare di Tortellini. Al mercato, da Chez Marisa puoi assaggiare le versioni da passeggio di Tortelloni e Tortellini, e anche il Panino al ragù, altro esempio di street food modenese. E se sei un cultore del Tortellino a 360°, stiamo per lanciare “TORTELLINO TRIO” – dedicato a Lori e Angelo che ringraziamo per il loro contributo creativo – in cui realizzerai anche un tortellino diciamo un po’ “outsider” perché non di sfoglia ma di cuoio e sempre rigorosamente artigianale. A breve disponibile sul nostro sito!
Visto che Halloween si avvicina a suon di “dolcetto o scherzetto”, passiamo ai Dolcetti tipici modenesi: Amaretti, Erbazzone dolce di Modena e Torta Ricciolina; li abbiamo assaggiati all’Antica Pasticceria San Biagio, proprio lungo Via Emilia Centro. Questa un’anticipazione sul nostro Modena Walking Food Tour.
- Gnocco fritto e cappuccino
- Affettati misti, parmigiano e lambrusco
- Tortellini in brodo
- Tortellino-trio
- Tagliatelle al ragù
- Panino con il cotechino di Modena
Cosa bere a Modena
Con “Eat Local” va da sé “Drink Local”. Se in Emilia si bevono i vini frizzanti, a Modena si beve il Lambrusco, il rosso frizzante che in tavola accompagna spesso Gnocco, salumi, e Tigelle modenesi.
Una delle sfide da vincere oggi per il territorio enologico di Modena è far conoscere all’estero il Lambrusco come un vino di qualità, frutto di un enorme lavoro da parte dei produttori vitivinicoli per ribaltare la nomea di “sweet, cheap e inexpensive” delle esportazioni industriali degli anni ’70, spiegando che Lambrusco racchiude diverse tipologie DOC: Lambrusco di Sorbara, Salamino di Santa Croce, e Grasparossa di Castelvetro.
Abbiamo quindi lasciato la città per le dolci Colline del borgo medievale di Castelvetro di Modena ed assaggiare le varietà di Lambrusco Grasparossa DOP proposte da Fattoria Moretto.
Splendidi scenari tra viti e castelli medievali, tra Castelvetro e Levizzano, con due accompagnatori di eccezione: Angelo e Luca Nacchio creatori di Modena e Dintorni e Social Media Manager di Terre di Castelli www.terredicastelli.eu
Li ringraziamo per averci mostrato alcune delle vedute più suggestive di questo territorio. Gli 8 Comuni dell’Unione Terre di Castelli riuniscono un territorio storico e particolarmente vocato per l’agricoltura, in cui grazie al nostro Appennino, si passa da Pianura a Collina e Montagna nel raggio di pochi km.
La cooking class
Infine, abbiamo messo le mani in pasta per tirare la Tipica Sfoglia Emiliana. Con Anna dell’Agriturismo Fattoria Maria di Soliera www.fattoriamaria.com abbiamo tirato la sfoglia con il mattarello e confezionato alcune delle paste all’uovo più tipiche dell’Emilia Romagna: Tortellini, Tortelloni, e Maccheroni al Pettine… Una cooking class tradizionale, ma con il valore aggiunto della stagionalità e del km 0. “Dalla Terra Alla Tavola” o “Farm to Fork” come si dice in inglese. La zucca, i pomodori, i fiori di zucca; la mela Campanina e la mela cotogna, varietà locali che diventano marmellate e mostarde appetitose da abbinare ai Gnocco, Tigelle, e salumi nostrani.
Questa è per noi l’esperienza dell’Agriturismo: conoscere la realtà rurale e cucinare insieme con quanto ci offre la natura, l’orto, gli alberi da frutto, gli animali della fattoria.
Concludo in prima persona con un GRAZIE di CUORE a Travlinmad per essere stati con noi. Spero che questa sia solo la prima pagina di un racconto dell’Emilia Romagna da poter fare insieme per i nostri follower. Arrivederci Lori ed Angelo!
Katia Perdicaro, Founder of Emilia Storytellers